100mila libri da leggere in treno: la biblioteca per pendolari della Francia

Uno dei più antichi rimedi alla noia di un viaggio in treno, più o meno lungo, è avere con sé una o molte buone letture: il libro ci distrae dall’ossessione della destinazione, dal ritardo, dal tempo che passa, dalla noia. Per questo, in Francia, la SNCF, l’equivalente della nostra Trenitalia, ha da poco pensato di mettere a disposizione dei suoi passeggeri un’intera biblioteca virtuale.

L’idea è nata da un esperimento simile condotto nel 2014 sulle linea della Lorena, che ha portato a ottimi risultati: più di un viaggiatore su tre è diventato cliente abituale del servizio dopo il primo mese di prova gratuita. Dato l’alto tasso di soddisfazione generale e considerato che in Francia il 95% dei passeggeri porta con sé almeno un apparecchio elettronico, sia esso un tablet, uno smartphone o un notebook, la società ferroviaria ha deciso di estendere il servizio a tutta la nazione.

Ora chiunque viaggi su un treno regionale o un intercity su suolo francese, può utilizzare facilmente il servizio di lettura, scaricando gratuitamente l’app SNCF e-Livre su Android o iOS per avere accesso al catalogo della biblioteca: 100.000 libri consultabili offline. Per i primi 45 giorni di servizio, la consultazione è gratuita, al termine di questo periodo è possibile sottoscrivere un abbonamento mensile, al costo di € 9,90 al mese. L’abbonamento non è l’unica opzione: il cliente potrà anche scegliere di continuare le sue letture senza pagare la tariffa, avendo, e ancora a disposizione 5000 grandi classici e una selezione di opere rinnovate mensilmente, tra cui una pubblicazione particolarmente attuale o di spicco nel mondo dell’editoria, dieci uscite nazionali e una selezione di pubblicazioni regionali, relative al luogo in cui si trova l’utente, così da fargli scoprire curiosità interessanti sul suolo che sta attraversando.

L’iniziativa è senz’altro un’ottima idea per incrementare la libera circolazione di cultura nel paese e stimolare tutti, anche le generazioni più giovani, a fruirne gratuitamente e avidamente ma c’è chi si mostra scettico e irritato nei confronti della filantropica operazione: gli editori. Questi ultimi, infatti, non sono del tutto favorevoli alla cessione dei diritti di alcune opere, soprattutto le ultime uscite, per questo, il 65% dei proventi che derivano dagli abbonamenti saranno destinati proprio alle case editrici e alcune nuove uscite non saranno presenti in versione integrale all’interno del catalogo ma solo in estratti, anticipazioni di una ventina di pagine.

Considerando che il mercato dell’e-book francese è molto più stabile di quello italiano, con una percentuale del 4,1%, l’iniziativa potrebbe rivelarsi vincente, sicuramente apprezzata dagli habitué dei viaggi in treno e, magari, prima o poi, anche dagli editori che riusciranno a sfruttarne il potenziale.

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