Recensione: La donna perfetta di Magda Stachula

Recensione: La donna perfetta di Magda Stachula

Genere: Thriller psicologico

Prezzo: € 19,00

Casa Editrice: Giunti (che ringrazio per la copia)

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Trama:
Bella, colta, indipendente, Anita ha una vita apparentemente perfetta. Finché il suo matrimonio con Adam non entra in crisi: i due non riescono ad avere un figlio.
Lavorando in Internet, Anita non esce quasi più di casa e passa le giornate cercando online giocattoli e vestitini per il suo bambino, che però, nonostante le cure per la fertilità, continua a non arrivare. La sua unica distrazione diventa spiare il mondo esterno attraverso l’occhio delle webcam situate nelle varie città. Intanto Adam, esasperato, passa sempre più tempo fuori casa e cerca consolazione altrove. Ma nell’appartamento cominciano a succedere strane cose: compaiono oggetti femminili che non appartengono ad Anita. A chi appartengono? Suo marito ha portato in casa un’altra donna? Oppure è tutto frutto della sua paranoia?

Recensione:
Chi mi conosce sa che i thriller psicologici sono i miei libri preferiti, il mio genere del cuore quindi quando trovo qualche nuovo titoli con una trama accattivante voglio leggerlo il prima possibile. Così attratta dalla trama e dalla copertina ho iniziato questo nuovo thriller appena uscito.
Apprezzo molto questo libri che entrano all’interno di vite apparentemente perfette per mostrarci come, invece, non ci sia nulla di perfetto. Il problema principale della coppia protagonista è la mancanza di un figlio, da molto tempo vorrebbero averne uno ma non ci riescono, finchè questa mancanza non diventa una vera e propria ossessione.
Entrambi cercano altrove un po’ di consolazione da una vita matrimoniale che va a rotoli ed è da quel momento che tutto peggiora inesorabilmente.
In questo libro viene toccato un argomento molto delicato e non facile da leggere, quindi non è sicuramente un libro adatto per tutti. Eppure nonostante sia un thriller, offre molti spunti di riflessione accurati.
Un dettaglio che ho apprezzato particolarmente è la presenza del punto di vista di entrambi i personaggi, perchè offre una visione completa della storia e di ciò che accade sia ad Adam che ad Anita.
Ho apprezzato molto lo stile della scrittrice, non è tra i miei preferiti e il romanzo non è eccellente ma è stata comunque una lettura appassionante che consiglio con piacere.
L’argomento è stata una totale novità nel mio repertorio di thriller quindi vale sicuramente la pena leggerlo anche solo per l’originalità del topos. Ma anche il contorno del romanzo risulta interessante e offre vari punti su cui riflettere.

Voto: 8/10

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